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Nell’antichità Spotorno era un piccolo e povero paese rivierasco, spesso oggetto di contese tra i potenti comuni vicini, Noli e Savona. Poche case addossate alla spiaggia ed un castello sulle alture, atto a fornire estremo e sicuro rifugio in caso di necessità. Il paese viveva con quel poco che la campagna offriva e, soprattutto, con le attività legate alla vita di mare, da sempre fonte di attività e di sostentamento.
Sempre in diretto collegamento con il manto blu, nei tempi più remoti da Spotorno partivano infatti i “lembi”, imbarcazioni che vantavano equipaggi anche di trenta elementi, per raggiungere la Francia, la Sicilia, la Sardegna trasportando merci allora assai importanti quali vino, tele, limoni.
In tempi più vicini a noi a Spotorno sorgeva un cantiere navale, la dove oggi c’è piazza della Vittoria, in cui si costruirono e vararono numerosi brigantini destinati poi a solcare i mari di svariati territori.

Oltre che sulle attività marinare, nel secolo scorso, l’economia del paese si fondava inoltre anche sulla produzione di calce, che veniva esportata in numerosi territori ed arrivava ad essere consegnata sino in Francia.
A testimonianza di quell’epoca restano ad oggi le antiche fornaci che, collocate nei pressi della galleria all’incirca all’altezza del terzo molo, ancora ben visibili. Ricordano l’antica tradizione cittadina.

hotel-spotorno-mareNel 1872 il territorio di Spotorno viene attraversato dalla linea ferroviaria Genova-Nizza e da allora le spiagge, fino ad allora luoghi dedicati alla pesca ed alla costruzione di navi, divengono meta di un pionieristico turismo balneare che godendo della bellezza della costa poteva usufruire di piccole baracche di legno lungo la spiaggia e rifocillarsi all’ombra dei pergolati delle osterie.
A cavallo trai secoli il paesaggio si trasforma e cominciano a sorgere Hotels e stabilimenti balneari atti ad accogliere un turismo che fino al deflagrare della guerra diventa sempre più importante per l’economia del paese:ad oggi ancora il mare ed il turismo risultano, accompagnati dalle bellezze storiche ed artistiche, note caratteristiche di un paese che, nonostante ogni anno veda una consistente affluenza, ha saputo mantenere intatte le caratteristiche tipiche del borgo marinaro.

Il centro storico

Il “paese vecchio” è costituito da un insieme di viuzze che si incrociano e che in un primo momento sembrano comporre una sorta di labirinto senza uscita. In realtà, rispetto ad altre località rivierasche, il centro storico di Spotorno si presenta molto meno tortuoso e più esteso. La conformazione del paese, posto in una piana relativamente ampia a ridosso dei rilievi, ha infatti consentito che i “caruggi” (vicoli) fossero sufficientemente ampi ed accoglienti.
Lungo le vie si trovano innumerevoli botteghe che si sono introdotte nell’ambiente senza affatto stravolgerlo.
Passeggiando si possono notare anche “palazzotti” di fine fattura, loggette che si affacciano sui vicoli impreziosite da colonnine e bifore a testimonianza di una certa ricchezza acquisita in tempi antichi grazie al commercio ed alla navigazione.
Il budello è costituito da tre stradine parallele collegate tra loro da frequenti vicoli e sottopassaggi. E’ possibile incontrare opere recenti installate in slarghi e piazzette che offrono motivi di piacevole curiosità come la recente installazione di S. Umberto “a misura d’uomo” nelle vicinanze della chiesa parrocchiale o la ristrutturata arcata con oblò posizionati a terra da cui scorgere visioni aeree della cittadina: un centro storico semplice, curato e degno di una passeggiata alla scoperta del luogo.

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L’isola di Bergeggi fa parte della Riserva naturale regionale di Bergeggi, ha una costa rocciosa medio-alta, che si erge sul mare fino a 53 metri di altezza. L’ambiente naturale include frammenti di macchia mediterranea. Sulle rocce bagnate dalle onde si trovano il finocchio di mare e la statice della Riviera, oltre ad altre specie quali la Campanula sabatia e l’Euphorbia dendroides.

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La zona marina circostante l’isola, per via delle caratteristiche dei fondali dal punto di vista biologico è stata dichiarata Area naturale marina protetta con il Decreto ministeriale del 7 maggio 2007.
Pur essendo vicina alla costa, l’isola di Bergeggi è uno dei punti più interessanti per le immersioni che vi si possono effettuare. La parete scende verticale fino a 7/8 metri di profondità: percorsa da numerose spaccature offre rifugio ad Anemoni, piccoli crostacei e Gasteropodi. Segue un pianoro di detrito e piccole rocce dove in primavera è frequente l’incontro con grosse Rane pescatrici. Oltrepassati alcuni grossi massi completamente ricoperti di Parazoanthus e spugne variopinte arriviamo al punto più profondo e interessante dell’immersione.

L’isola è caratterizzata da fondali coralligeni e ad ogni tuffo si possono ammirare nudibranchi e spugne coloratissime, margherite di mare a volontà, banchi di castagnole nere e rosse nei punti più profondi, saraghi, dentici, gronghi, polpi e murene e qualche volta, se sei fortunato, anche delle belle cernie.
SPOTORNO
– Nereo Sub: 335 5493097
Email: ojegi@tin.it17
– ASD Olimpia Sub: 019 746286
email: info@olimpiasub.com
– ASD Associazione Nautica Spotornese
Email: info@ans-spotorno.it
BERGEGGI
– ASD Water Boomerang
email: info@waterboomerang.it
– Beluga Diving
email: cmasmi@tiscalinet.it
– Savona Sub Center Diving
email: info@savonasubcenter.itscuba-diving
– ASD Triton Club: 342 1821639
email: info@tritonclub.it
– Punto Blu – Bergeggi Diving School: 019 859950 – 347 2717407
email: info@bergeggidiving.it
NOLI
– Divenjoy: 393 3657323
email: info@divenjoy.it

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light-hikers-man-hiking-boot_feL’entroterra di Noli, Spotorno e Bergeggi è un stimolante terreno di ricerca. Dietro Bergeggi il panorama varia completamente, e una piccola strada conduce a Vado Ligure tra splendide vedute sull’intera costa Ligure. La grande ferita di una cava non ha rovinato del tutto la bellezza delle alture circostanti, tra cui il Monte Mao, che per la particolare esposizione ai venti è il luogo preferito per il lancio con deltaplani e perapendio.

Le colline che fanno corona a Spotorno sono coperte, a ponente, da una fitta pineta, mentre ovunque si notano le tipiche divisioni liguri del terreno, con ulivi e filari di viti che punteggiano il territorio.
Da qui, come anche da Noli, è possibile salire all’altopiano delle Mànie, un territorio non particolarmente esteso, ma caratterizzato da un ambiente la cui “diversità” rispetto alle zone circostanti si avverte in ogni angolo, ad ogni curva della strada.
La particolarità di questa area comincia dal punto di vista fisico e geologico, perché è interessata da numerosi fenomeni carsici, con grotte suggestive, come l’Arma delle Mànie, dove in epoca preistorica (60mila anni fa) ha vissuto anche l’uomo.

 

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Specchi fedeli di questa diversità fisica sono la flora e la fauna, che hanno sviluppato specie particolari ed esclusive: la Campanula di Savona, il fiordaliso tirreno e il dente di leone di Finale, ad esempio sono specie che inutilmente si cercherebbero altrove.
medium_hiking_workoutAl fianco di queste piante esistono veri e propri fossili viventi sia del mondo vegetale (il malvone, il branco, il viluppio di Capo di Noli) che in quello animale, soprattutto nelle grotte: a livello di insetti, anellidi, crostacei o molluschi esistono oltre 100 specie cavernicole invariate da millenni.

Per godere al meglio dello straordinario ambiente delle Mànie è consigliabile effettuare qualche gita, seguendo i numerosi sentieri che iniziano ai bordi della strada, ideali anche per gli amanti del cavallo. Sono escursioni possibili in ogni periodo dell’anno, grazie al clima mite che permette anche soggiorni invernali e che ha contribuito non poco al successo turistico delle località.

NOLI
– Alliri Andrea: 338 5091402
Email: info@geologiaspasso.com
Web: www.geologiaspasso.com

BERGEGGI
– Comune di Bergeggi 019 25790218/212
Email: b.ambiente@comune.bergeggi.sv.it
Web: www.turismobergeggi.it

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I monti alle spalle del Golfo dell’Isola sono un vero e proprio parco giochi in cui tutti possono trovare il percorso adatto alle proprie esigenze e capacità: il principiante come l’agonista, l’appassionato delle lunghe escursioni come l’amante dei single tracks, il biker in cerca di percorsi tecnici come il downhiller più esagitato. Si raida sull’altopiano delle Manie, quello di San Bernardino, la Caprazoppa e Pian Marino, in grado di offrire panorami unici tra la macchia mediterranea e il mare che si staglia all’orizzonte.

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La reception dell’Hotel Giongo sarà lieta di darvi ogni tipo di informazione, riguardo itinerari, guide e tour.

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Spotorno, al centro del Golfo dell’Isola guarda un mare da Bandiera Blu ed offre un susseguirsi di eventi per un anno di occasioni. La spiaggia, i giardini, le piazze, il centro storico del Monte ed il Castello Vescovile; ma anche una gamma di hotel di pregio e di stabilimenti balneari di grande appeal, oltre ad un panorama commerciale ampio e colmo di occasioni. Ed una lunga tradizione di accoglienza turistica internazionale.

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Spotorno deve certamente la sua fama di località balneare situata nell’insenatura tra Bergeggi e Noli, alla

splendida spiaggia di sabbia, un arenile naturale esteso per più di due chilometri, che nel tempo ha richiamato non solo turisti ma anche personaggi celebri: qui hanno soggiornato Camillo Sbarbaro e D.H. Lawrence, per la bellezza del posto, per la ricchezza dell’ambiente naturale. Proprio in questi luoghi Sbarbaro collezionava licheni per i suoi celebri studi sull’argomento. Ma la zona era abitata già in epoca romana, per poi svilupparsi nei secoli successivi in borgo marinaro di un certo rilievo, tanto da motivare nel XI secolo l’edificazione del pregevole castello, una struttura tutta da riscoprire, e le torri di avvistamento del Correallo e Sant’Antonio. Arrampicato su una propaggine collinare, il castello che ancora oggi sovrasta Spotorno proteggeva il borgo dalle invasioni e dalle guerre e accoglieva al suo interno gli abitanti in caso di pericolo. Fu attaccato e parzialmente abbattuto nel corso della guerra nel primo ventennio del XIII secolo tra impero e Repubblica di Genova dai nolesi che alleati a Genova invasero e saccheggiarono il borgo.

 

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Interessanti sono le ulteriori testimonianze storico-artistiche del borgo: La chiesa parrocchiale del XVII secolo custodisce opere di Giovanni Andrea De Ferrari, Domenico Piola e un crocifisso di scuola del Maragliano; da visitare anche gli oratori dell’Annunziata (per le opere seicentesche e gli interessanti “ex voto” dei marinai) e di Santa Caterina. L’oratorio dell’Annunziata sorge vicino a piazza Aonzo e si presenta semplice e lineare ma capace di custodire pregevoli capolavori, testimonianze della cultura pittorica ligure cinque-seicentesca. Gli ex voto posti lungo le pareti laterali dell’oratorio testimoniano la vita marinara del borgo, con la storia di imprese, miracoli e salvamenti in mare durante tempeste o affondamenti, con quadri e modellini di imbarcazioni che ci parlano di antiche rotte, viaggi per mare e commerci antichi. E proprio da Piazza Aonzo, si può partire per un breve itinerario che unisce la Marina con la zona medievale, lo splendido e un po’ misterioso borgo del Monte che si innalza verso la collina.

Attraverso via De Maestri o via Antico Ospedale ci si addentra in mezzo alla più tipica architettura ligure tra vicoli, crose e archi, una Spotorno meno turistica ma forse per questo ancora più affascinante, un angolo di Liguria dove il tempo sembra essersi fermato. Appena si esce dall’ abitato verso ponente o levante, ci si ritrova nella macchia mediterranea più profumata, tra lavanda, timi e rosmarini selvatici, e splendide piante di mirto.
Il liquore che qualche spotornese ancora fa con le preziose bacche, non ha nulla da invidiare a quello sardo, anzi. Scoprirne il sapore è un po’ come scoprire il fascino nascosto di questa terra.

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Il borgo storico di Bergeggi è situato in prossimità della costa della Riviera delle Palme, a circa 110 m di altitudine, alle pendici del monte Sant’Elena (347 m s.l.m.) dove viottoli permettono di scendere verso la passeggiata a mare e quindi il litorale.

Il territorio comunale è costituito – oltre il capoluogo – dalla più moderna e turistica frazione di Torre del Mare, creata tra gli anni cinquanta e sessanta del XX secolo, costituita per la maggior parte da complessi abitativi (ville e condomini) ad uso seconda casa e vacanziero. La superficie dell’ente comunale è di 3,69 km2[4].

Confina a nord con il comune di Vado Ligure, a sud con Spotorno, ad ovest con Vado Ligure, ad est è bagnato dal mar Ligure. Con Legge Regionale n. 10 del 27 febbraio 1985 è stata istituita la Riserva naturale regionale di Bergeggi che comprende l’Isola di Bergeggi e la linea di costa che le sta di fronte, mentre dal 2007 è stata istituita[5] un’area marina protetta.

Aree naturali

Avamposto strategico e faro di segnalazione, della quale esistono i resti di una torre circolare di epoca romana, per il porto romano di Vada Sabatia, l’isola di Bergeggi fu tra i secoli IV e VI il rifugio del primo monachesimo e quindi sede del monastero dei monaci di Lerino dal 992 al 1252.

L’intero isolotto, la costa rocciosa prospiciente, la grotta marina e la sughereta delle Natte fanno parte dal 1985 della Riserva naturale regionale di Bergeggi e dal 2007 dell’Area marina protetta Isola di Bergeggi.

Tra i territori comunali di Bergeggi, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure e Vezzi Portio è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale, faunistico e geologico. Il sito è collocato nell’area boschiva tra il monte Mao, Rocca dei Corni e monte Mortou in cui insistono macchia mediterranea, aree erbose e coltivazioni agricole. Oltre ad alcune faggete, sugherete e lembi di calluneto (Calluna vulgaris), sono segnalate le presenze della campanula di Savona (Campanula sabatia), il convolvolo di Savona (Convolvulus sabatius) e il fiordaliso a pigna (Leuzea conifera), quest’ultimo a rischio di estinzione allo stato spontaneo.

 

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Varigotti-hotel-giongo-spotornoMare, sabbia e antiche case mediterranee: tre ingredienti che rendono unico il paesaggio di Varigotti, oggi frazione di Finale ligure, ma da secoli paese a sé stante con la sua storia e le sue tradizioni. Il vecchio borgo, la parte antica di Varigotti dalle case color pastello, si trova ai piedi del promontorio a ponente del Castello presenta una bellezza unica nella Riviera, tanto che centinaia di fotografi e pittori si sono fatti affascinare da questa splendida visione.

Anche poeti e scrittori sono rimasti colpiti da questo fascino, Camillo Sbarbaro scriveva su Varigotti:

“Abitazioni saracene che reclamano vicino la sabbia e la palma; ed un anticipo d’Africa si pregusta in questo luccicare di calce e nel vetrino dell’aria.”

Gina Lagorio qui vi trascorreva gran parte della vacanze estive e non mancano riferimenti a Varigotti nei suoi romanzi. Persino la Walt Disney ha trasformato questo paese e il suo Castello nel teatro di un’avventura di Paperino e soci.

Un’oasi naturale in cui la natura è stata molto generosa: fondali di una trasparenza cristallina, ulivi e limoni che si frappongono dolcemente tra le case colorate.

 

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Varigotti gode di una posizione geografica magnifica ed un clima tra i più miti di tutto il Ponente savonese; questo grazie alla presenza nell’immediato entroterra dell’altopiano delle Mànie che protegge l’intera fascia costiera di Varigotti dai venti freddi settentrionali.

beach_Baia-dei-Saraceni--hotel-giongo-spotornoUn borgo legato al mare quanto alla terra, per questo ambiente collinare ligure l’uomo si è ingegnato a sfruttare al massimo la terra tramite la tipica cultura sui terrazzamenti chiamati comunemente “fasce”. Sono sorti così nei secoli passati piccoli nuclei distribuiti tra la costa e le alture che rendono ancora più incantevole il paese, le piccole frazioni sono Pino, Ca’ dei Mori, Kien, Isasco e la Selva.

Meritano una visita il promontorio di Varigotti, sia perché è un delizioso belvedere da cui si ammira la Baia dei Saraceni e la spiaggia di Malpasso a levante, e il borgo vecchio a ponente, sia per la presenta di monumenti quali la Torre di avvistamento risalente al 1569, e i ruderi delle “Casasse” così chiamato ciò che rimane della residenza dei marchesi del Caretto distrutto dal terremoto del 1887.

A monte invece si diparte un facile sentiero che attraverso odorosi pini d’Aleppo e olivi arriva alla chiesetta tardo medievale di San Lorenzo, proseguendo sul sentiero stretti tra le falesie, la macchia mediterranea e il mare si può raggiungere Capo Noli dal quale si gode di un stupendo panorama che nelle giornate limpide abbraccia tutto l’arco costiero ligure sino a scorgere la Corsica.

Sarebbe un delitto dimenticare l’entroterra, che offre qui possibilità di passeggiate ed escursioni uniche e soste culinarie nelle note trattorie, a cominciare dall’altopiano delle Mànie.